Guitar Archive nasce come blog personale, per condividere i miei risultati quotidiani nello studio della chitarra con i lettori (occasionali o meno), ed essere così spronato ad impegnarmi di più. In fase di realizzazione, però, ho pensato che avrei potuto provare a realizzare qualcosa di più interessante, con materiale, consigli, lezioni e spunti per tutti gli amanti di questo fantastico strumento.

Buona lettura!

- F.C.

Nota bene: tutti i contenuti del blog (salvo dove diversamente specificato) sono protetti da licenza Creative Commons (cliccate sul banner Creative Commons qui sotto per verificare le condizioni di utilizzo).

Creative Commons License
This opera by http://gtrarchive.blogspot.com/ is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.

sabato 1 agosto 2009

Lezione 0 - Com'è fatta una chitarra elettrica

Pubblicato da: F.C.

Questa è una panoramica abbastanza sintetica sulle chitarre elettriche più comuni; utilizzatela per familiarizzare coi termini tecnici, dato che li userò molto spesso nelle "lezioni" :-)








Immagine presa da zZounds

Per familiarizzare con lo strumento, è necessario innanzitutto conoscere nomi e funzioni delle varie parti. Prendendo come riferimento l' immagine qui sopra (cliccateci sopra per ingrandirla, diventerà una cosa mastodontica, a grandezza naturale :D ), nonché le varie immagini che mi sono premurato di ritoccare, descriverò qui di seguito i componenti principali di una chitarra elettrica, in maniera semplice e chiara.

La chitarra presa in esame è un' Ibanez S470.

Una chitarra è composta da due parti principali: il corpo (o body) e il manico.

Il manico

1 - La paletta

All' estremità del manico troviamo la paletta: è qui che sono montate le meccaniche (che per mezzo delle chiavette ci permettono di accordare la nostra chitarra).

La chiavetta più vicina al manico è quella relativa alla corda più bassa, che secondo l' accordatura standard sarà un Mi. A seguire, scendendo, troviamo tutte le altre corde, nell' ordine: La, Re, Sol, Si, Mi.Come potete notare, sia la corda più alta che la più bassa sono dei Mi; la più bassa è detta per l' appunto Mi basso, la più alta Mi cantino.


2 - La tastiera

Alla fine della paletta inizia il manico vero e proprio: la parte anteriore, quella su cui si suona, è la tastiera. I tasti sono separati da barrette di metallo dette fret (o frets, plurale - anche se in italiano non si mette la "s" finale sulle parole inglesi al plurale :P ). Scendendo lungo la tastiera noterete sicuramente i pallini: sono dei segnatasti, e servono a riconoscere al volo i tasti su cui si suona. Non sempre sono pallini, possono anche essere triangoli, rombi, croci, teschi e quant' altro... dipende dalla fantasia di chi disegna la chitarra.

Su un buon 90% delle chitarre in commercio troverete un segnatasti al 3° tasto (alcune ce l' hanno anche sul 1°), poi al 5°, al 7°, al 9°, al 12°, al 15°, al 17°, al 19°, al 21°, e al 24° (se la tastiera ci arriva, dato che esistono molte tastiere da 21 o 22 tasti per le chitarre elettriche, e anche meno per le acustiche e le classiche). Esistono anche delle tastiere senza segnatasti, o con un unico segnatasti in corrispondenza del 12° tasto.

Proprio all' inizio della tastiera, la chitarra ritratta nell' immagine presenta un fermacorde: è formato da 3 piastrine di metallo, ciascuna dotata di una vite. Ognuna di queste piastrine blocca una coppia di corde (Mi basso - La, Re - Sol, Si - Mi cantino). Non tutte le chitarre sono munite di fermacorde, solo quelle dotate di ponti mobili (solitamente del tipo Floyd Rose - ne parleremo più avanti). La funzione del fermacorde è quella di bloccare l' accordatura per evitare che lo strumento si scordi quando si usa il ponte mobile tramite la leva.

Passiamo ai tasti. Ogni tasto costituisce un semitono. Se la corda più bassa suonata a vuoto è un Mi, il primo tasto sarà dunque un Fa, il secondo un Fa#, il terzo un Sol e così via. Arrivati al 12° tasto ci troveremo nuovamente sul Mi: da qui in poi le note si ripetono, ovviamente ad un' ottava superiore. Nell' immagine trovate le prime note sulle corde Mi basso e La.


Il corpo

1 - I pickup

Alla fine del manico troviamo i pickup. Sono, sostanzialmente, i microfoni che portano il suono del nostro strumento all' amplificatore. Questa chitarra presenta una dotazione abbastanza "standard", 3 pickup di cui un single coil (centrale) e 2 humbucker (uno al manico e l' altro al ponte).



Vediamo brevemente cosa significano questi nomi.

Single coil: pickup costituito da un filo di rame avvolto attorno ad un' unica bobina. Ha un suono brillante, ma essendo molto soggetto ad interferenze elettriche (sono sufficienti una lampadina o un monitor nelle vicinanze) produce un lieve ronzio di fondo.

Humbucker: pickup costituito da due single coil in serie. Il filo di rame è avvolto attorno a due bobine, e questo riduce notevolmente il ronzio. Sono pickup dal suono potente, rotondo, particolarmente adatto ai suoni distorti (sono microfoni usatissimi nel rock e nel metal). Vennero creati da Seth Lover, dipendente della Gibson; di conseguenza, le Gibson sono state le prime chitarre ad avere questi pickup in dotazione.

2 - Il ponte

Subito dietro all' ultimo pickup c'è il ponte. Esistono ponti fissi e mobili. Quelli fissi, come dice la parola stessa, non si muovono; quelli mobili possono essere controllati a piacimento tramite la leva. Il ponte della chitarra presa in esame è un ponte mobile, del tipo Floyd Rose. Le viti che si possono notare nella parte posteriore del ponte sono dette fine tuners e servono ad accordare le singole corde, come le chiavette sulla paletta. Si utilizzano quando il fermacorde è bloccato (e di conseguenza non si possono utilizzare le chiavette). Tramite la leva, questo ponte si può ruotare in avanti o all' indietro, diminuendo o aumentando la tensione delle corde, e di conseguenza il suono. Comunque questi sono concetti avanzati, sconsiglio l' uso del ponte mobile ai principianti, dato che è un po' macchinoso.




3 - L' elettronica

In basso sul corpo della chitarra troviamo due rotelline, o manopole: il termine tecnico è potenziometri. Quello più in alto e più vicino al pickup al ponte, è il controllo del volume dei pickup, quello più in basso controlla il tono (completamente aperto darà un suono acuto e squillante, viceversa completamente chiuso darà un suono più ovattato). Alcuni modelli di chitarra presentano più potenziometri per tono e volume, ognuno abbinato ad un pickup.



Sotto i potenziometri c'è il selettore. Questa levetta ci permette di scegliere quale pickup utilizzare, disattivando gli altri. Solitamente su chitarre di questo tipo il selettore ha 5 posizioni:

1^ posizione (completamente in alto): il pickup al manico è attivo, tutti gli altri no;

2^ posizione (uno scatto più giù rispetto alla posizione precedente): sono attivi il pickup al manico e quello centrale;

3^ posizione (perfettamente al centro): è attivo solo il pickup centrale;

4^ posizione (uno scatto più giù rispetto al centro): sono attivi il pickup centrale e quello al ponte;

5^ posizione (completamente in basso): è attivo solo il pickup al ponte.


Esistono anche selettori più "personalizzati", che permettono di attivare tutti i pickup, o solamente quelli al manico e al ponte (escludendo il centrale), e così via. Il selettore è uno strumento molto utile, poiché in base alla posizione del pickup (nonché al tipo di pickup utilizzato) il suono della chitarra cambia notevolmente.

Dietro a potenziometri e selettore troviamo l' entrata jack (detta anche "Joe", o "Pete"... e battutacce del genere, insomma :D ): è qui che va attaccato il cavo collegato all' amplificatore.

Pickup, potenziometri, selettore e jack costituiscono l' elettronica della chitarra.

E' tutto, a presto (si spera) con la prima lezione di chitarra moderna! ;-)

Nessun commento:

Posta un commento

Sentitevi liberi di fare richieste, commenti, appunti, critiche (costruttive). Cercate di mantenere toni cordiali e di non offendere nessuno, e per favore evitate abbreviazioni stile sms e attentati vari alla lingua italiana, grazie! ^__^