![](http://img245.imageshack.us/img245/4941/36885627.jpg)
Questo articolo è una sorta di “premessa - introduzione” alle scale pentatoniche.
L’ argomento è estremamente vasto e sfaccettato (a dispetto di quanto si creda), non è pensabile esaurirne la trattazione in un articolo solo.
Una scala pentatonica è formata da 5 note; nella scala pentatonica di G, avremo G, A, B, D e E.
Queste 5 note sono dislocate sulla tastiera della chitarra, e danno origine a 5 diteggiature convenzionali. Qui vengono trattate le diteggiature più conosciute, cioè quelle a due note per corda.
Nell’ esempio, uno schema che raffigura le 5 note della scala pentatonica di G, dislocate sulla tastiera della chitarra.
Ad ogni colore, corrisponde una delle 5 note della scala. Se l' immagine vi sembra troppo piccola, cliccateci sopra per vederla nelle sue dimensioni originali.
Nota: i numeri romani sotto l' immagine indicano i vari tasti sul manico della chitarra.
![](http://img30.imageshack.us/img30/3083/pentaschemasmall.jpg)
E’ convenzione studiare le pentatoniche separandole per posizione, per “porzione di manico”.
Ecco che allora avremo 5 posizioni, ognuna originata da una delle 5 note della scala; le 5 posizioni (dato che contengono tutte sempre le stesse 5 note) sono ovviamente collegate tra loro (la metà delle note della prima è identica alla metà delle note della seconda posizione e così via) e ovviamente, al termine della quinta posizione, si riparte con la prima (un circolo…virtuoso).
Ecco le posizioni, sempre in G.
Nota: i numeri a sinistra indicano le dita della mano sinistra da utilizzare sulla relativa corda. 1 è l' indice, 2 il medio, 3 l' anulare e 4 il mignolo. Per fare un esempio, se troviamo scritto 1 - 4, significa che la prima nota della corda andrà suonata con l' indice, la seconda col mignolo.
La nota nel cerchietto rosso è la tonica di ogni posizione (in questo caso, quindi, la nota G).
![](http://img231.imageshack.us/img231/5846/penta1.jpg)
![](http://img25.imageshack.us/img25/9598/penta2.jpg)
![](http://img248.imageshack.us/img248/1272/penta3.jpg)
![](http://img40.imageshack.us/img40/2714/penta4.jpg)
![](http://img36.imageshack.us/img36/3452/penta5.jpg)
Le pentatoniche sono scale usatissime in qualunque genere musicale, dal blues al rock, dal pop al jazz, dal metal alla fusion. Probabilmente un chitarrista rock è abituato a sentire fraseggiare sulle pentatoniche, dato che chitarristi come David Gilmour o Slash sono dei maestri nell’utilizzo della suddetta scala. Ma non di rado è usata anche in un linguaggio più “intricato”, come può essere quello jazz.
L’applicazione che se ne può fare è davvero trasversale.
Il consiglio è quello di studiare e conoscere per ora la “forma” delle posizioni. L’utilizzo in un contesto improvvisativo verrà trattato tra qualche lezione.
Buono studio !
Ecco che allora avremo 5 posizioni, ognuna originata da una delle 5 note della scala; le 5 posizioni (dato che contengono tutte sempre le stesse 5 note) sono ovviamente collegate tra loro (la metà delle note della prima è identica alla metà delle note della seconda posizione e così via) e ovviamente, al termine della quinta posizione, si riparte con la prima (un circolo…virtuoso).
Ecco le posizioni, sempre in G.
Nota: i numeri a sinistra indicano le dita della mano sinistra da utilizzare sulla relativa corda. 1 è l' indice, 2 il medio, 3 l' anulare e 4 il mignolo. Per fare un esempio, se troviamo scritto 1 - 4, significa che la prima nota della corda andrà suonata con l' indice, la seconda col mignolo.
La nota nel cerchietto rosso è la tonica di ogni posizione (in questo caso, quindi, la nota G).
Prima posizione:
![](http://img231.imageshack.us/img231/5846/penta1.jpg)
Seconda posizione:
![](http://img25.imageshack.us/img25/9598/penta2.jpg)
Terza posizione:
![](http://img248.imageshack.us/img248/1272/penta3.jpg)
Quarta posizione:
![](http://img40.imageshack.us/img40/2714/penta4.jpg)
Quinta posizione:
![](http://img36.imageshack.us/img36/3452/penta5.jpg)
Le pentatoniche sono scale usatissime in qualunque genere musicale, dal blues al rock, dal pop al jazz, dal metal alla fusion. Probabilmente un chitarrista rock è abituato a sentire fraseggiare sulle pentatoniche, dato che chitarristi come David Gilmour o Slash sono dei maestri nell’utilizzo della suddetta scala. Ma non di rado è usata anche in un linguaggio più “intricato”, come può essere quello jazz.
L’applicazione che se ne può fare è davvero trasversale.
Il consiglio è quello di studiare e conoscere per ora la “forma” delle posizioni. L’utilizzo in un contesto improvvisativo verrà trattato tra qualche lezione.
Buono studio !
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suca
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